Cerchiamo di capire in modo sintetico chi e come si può accedere ai benefici del decreto Fiscale 2020 che offre la possibilità di bloccare il pignoramento della prima casa. “Il fondo salva casa”
Il debitore potrà richiedere la rinegoziazione del mutuo o un rifinanziamento ma a determinate condizioni:
I requisiti per rinegoziare il Mutuo:
Chi può accedere ai benefici dev’essere una persona fisica, l’indebitamento non deve avere relazione con l’avvio di un’attività imprenditoriale ma derivante da esigenze personali.
L’abitazione dev’essere la prima casa del debitore (dove risiede abitualmente)
Il creditore dovrà essere una banca (o una società veicolo)
Il debito dev’essere un mutuo con garanzia ipotecaria contratto per acquistare l’immobile.
Oltre alla banca non devono esserci altri creditori intervenuti, nel caso ci siano bisognerà ottenere da questi ,la rinuncia a intervenire, in seguito a accordo economico o altro.
Al Momento della richiesta di rinegoziazione il debitore deve aver rimborsato minimo il 10% del prestito e il debito non dev’essere superiore a € 250.000
Bloccare il Pignoramento da parte della banca:
Se il debitore è in possesso dei requisiti potrà richiedere la rinegoziazione del Mutuo alle seguenti condizioni:
Il debitore deve offrire il 75% del prezzo a base d’asta, se ancora non è stata fissata l’asta, l’importo da prendere in considerazione è derivante dalla perizia del ctu sull’abitazione.
Nel caso in cui l’importo derivante dal 75% sulla base d’asta o perizia è minore del debito, il debitore dovrà rimborsare tutta la somma per intero.
Esempio:
- Base d’asta € 200.000 al 75% = € 150.000 (Questo è l’importo per il quale possiamo richiedere la rinegoziazione)
- Se il debito è €140.000 dovrete rimborsare tutta la somma.
Il rimborso deve avvenire con una dilazione non superiore a 30 anni e entro il raggiungimento degli 80 anni di età del debitore.
Il debitore dovrà saldare tutte le spese della procedura.
Altro:
Il Decreto fiscale 2020 prevede anche che il debitore possa richiedere un nuovo prestito ad una banca diversa, la concessione è a discrezione della banca in quanto non è obbligata.
Conclusione:
Il decreto prevede altre formule per salvare la casa che non stiamo qui a elencare per un motivo molto semplice:
Rientrare in tutti i requisiti è molto difficile, e qualunque sia la scelta dovrete comunque saldare il debito, per non perdere la casa in Asta.